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Era la fine di dicembre scorso quando, immersi nel paesaggio dell’ Appennino marchigiano, io e Luca ascoltavamo per la prima volta l’ultimo cd di Guccini; fu proprio lì tra nebbia, boschi e paesini arroccati che Luca maturò il desiderio di andare a piedi nei luoghi sempre citati da Francesco.

 

Poco alla volta questa idea si concretizzò e nacque il “Trekking Gucciniano”:

 

sembrava folle un’ idea lanciata ad aprile per un cammino che si sarebbe svolto ad ottobre, invece di tempo ne è servito molto per organizzare tutto al meglio, e un po’ alla volta questa avventura ha coinvolto tutta la nostra famiglia.

 

E’ per questo che ci siamo uniti per l’ultima tappa da Riola:

dopo aver partecipato all’organizzazione e aver visitato quelli che sarebbero diventati i vostri punti tappa, volevamo anche noi vivere l’emozione di camminare per quei luoghi e conquistare, passo dopo passo, quella soddisfazione che assapori solo quando richiede sacrificio.

 

Portando con me i nostri figli avevo paura di rallentare la marcia e di intromettermi nello spirito del gruppo, ma il desiderio di esserci era troppo forte e siamo partiti da Bologna con il timore di sbagliare o di non essere all’altezza del cammino, ma siamo stati accolti da tutti con gentilezza e premura, come se fossimo stati sempre in cammino con voi.

 

E’ stata una giornata bellissima !!!

 

Questo trekking per me è stato speciale perché ha dimostrato che i nostri sogni li possiamo realizzare, non dobbiamo sottovalutare le nostre capacità e che si può raggiungere una felicità grandissima se riusciamo ad apprezzare le cose più semplici che abbiamo intorno a noi tutti i giorni: la bellezza e l’intensità della natura, l’aiuto reciproco, una parola di incoraggiamento, ridere insieme, condividere la fatica e la soddisfazione.

 

(Samanta Paltrinieri)